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Riceve una chiamata nel giorno del compleanno: l’errore si trasforma in festa

Gli 80 anni di Annamaria ai tempi della quarantena

Questa è la storia di Annamaria, un’anziana signora originaria di Floresta, un paesino di poco più di quattrocento anime della provincia di Messina. Arriva a Modica cinquant’anni fa, appena trentenne, per iniziare a lavorare da infermiera. Ora è in pensione e guarda in televisione con quanta passione e dedizione i suoi colleghi combattono quotidianamente contro questo nuovo e terribile virus.

Oggi vive da sola e segue rigorosamente i dettami sulla quarantena. Ha perso il conto da quanto tempo non esce di casa e alla spesa pensano i suoi figli. I due che sono rimasti a Modica, almeno. Perché un altro è a Bergamo, nell’occhio del ciclone, e mamma Annamaria è preoccupata, ma per fortuna tutti i suoi cari stanno bene.

Quella di ieri, però, è una giornata particolare. Annamaria compie ottant’anni e il non poter vedere i figli la rende nostalgica, un po’ triste. Almeno fino a quando non squilla il telefono. Ci mette un po’ per raggiungerlo e nel frattempo, dall’altra parte hanno messo giù. Ma lei richiama, con la speranza di poter sentire una voce amica dall’altra parte. Invece risponde Giovanni, un giovane avvocato modicano che le spiega di aver sbagliato numero. Lei ci rimane un po’ male e gli dice: “Sa, io oggi compio 80 anni. Speravo fosse qualcuno che volesse farmi gli auguri”.

Giovanni ne approfitta per scambiare due parole con la signora e poi, con il cuore spezzato, condivide quell’esperienza sui social. Da lì a poco, il buono della rete emerge immediatamente: sono in tanti a chiedere il numero della signora per chiamarla, per farle gli auguri, per farla sentire meno sola.

Il telefono di Annamaria non smette un attimo di squillare e dall’altra parte ci sono tanti ragazzi e ragazze dal cuore d’oro che vogliono fare qualcosa per lei. Quel compleanno che sembrava destinato ad essere triste e solitario, si trasforma così in una grande festa a distanza tra persone che non si erano mai viste e sentite prima. “Ma chi me lo doveva dire”, continua a ripetere Annamaria. “Quando tutto finirà, voglio incontrarvi tutti” dice con la voce rotta dall’emozione.

Sì, Annamaria. Questa volta possiamo ben dirlo: torneremo ad abbracciarci, andrà tutto bene!

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