Riapertura cimitero di Modica: i Sindaci iblei contro Abbate
La riapertura del cimitero va contro le linee guida del Ministero
Ignazio Abbate ha annunciato di voler deliberatamente riaprire le porte del cimitero. Il Sindaco di Modica vuole permettere ai suoi concittadini di tornare a visitare i propri cari, seppur con ingressi contingentati (50 persone per volta, per ciascuna area) e l’obbligo di indossare guanti e mascherina. Ma mentre gran parte dei modicani plaude all’iniziativa del primo cittadino, insorgono i sindaci degli altri comuni iblei.
Uno contro tutti
Non è la prima volta che Abbate, in piena emergenza sanitaria, si lancia in azioni populiste per ottenere consenso. Ogni settimana ha regalato una perla sui suoi canali social: ha cominciato con il j’accuse diretto alla sua concittadina rientrata da Pavia, che lo ha portato alla ribalza nazionale, prima di cavalcare brevemente l’argomento 5G e poi dedicarsi alla scrittura della letterina al Presidente Mattarella per chiedere di abolire il canone RAI. Non pago, è ora di altre facili adulazioni con la riapertura del cimitero.
C’è però da dargli merito. È riuscito in qualcosa di eccezionale: mettere d’accordo tutti i sindaci del territorio ibleo. Un fatto più unico che raro che ha portato alla firma di un comunicato congiunto da parte dei sindaci di Ragusa, Comiso, Scicli, Pozzallo, Giarratana, Ispica, Acate, Santa Croce, Monterosso Almo e lo stesso Commissario Straordinario di Vittoria. Scrivono: “La decisione del Sindaco di Modica di autorizzare autonomamente e illegittimamente l’apertura del cimitero è un fatto grave che crea confusione e disorientamento nella comunità iblea tutta, sentimenti che potrebbero sfociare in ribellione sociale qualora non venga revocata con urgenza”.
Perché i sindaci sono contrari
La circolare del Ministro della Salute dell’8 aprile scorso dà chiare indicazioni anche per il settore funebre, cimiteriale e di cremazione e afferma che i cimiteri vanno chiusi al pubblico per impedire le occasioni di contagio. “Tutti noi amministratori riceviamo da giorni pressanti richieste da cittadini che vorrebbero recarsi al cimitero per portare un saluto ai propri cari defunti e siamo costretti a negare qualsiasi permesso, uniformandoci alle prescrizioni e ai divieti imposti dalle Autorità nazionali. La decisione del Sindaco di Modica appare ingiustificata e persino pericolosa, per i riflessi negativi che potrebbe avere nella comunità degli altri comuni della provincia che, sentendosi ingiustamente penalizzati e discriminati, potrebbero dar luogo a forme di protesta incontrollata”, affermano i sindaci nella loro nota.
Si fa leva sull’emotività dei cittadini
Se l’azione del Sindaco di Modica sia legittima o meno, saranno le Autorità preposte a dirlo. Ma nel frattempo, i colleghi iblei di Abbate tengono a sottolineare che “è evidente che va stigmatizzato il comportamento di qualsiasi amministratore locale che, in un momento di particolare emergenza sanitaria e sociale, assuma iniziative estemporanee che toccano le corde emotive più sensibili di ogni cittadino”.