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La Pasqua negli Iblei rimandata al 2021

Il Vescovo ha rinviato tutte le processioni all'anno prossimo

Era nell’aria già da un po’, ma il Vescovo di Noto – Mons. Antonio Staglianò – ha confermato che tutte le processioni della Pasqua 2020 sono state rinviate. Con un decreto vescovile, sono state date disposizioni per le celebrazioni della Settimana Santa.

Le messe si faranno, ma a porte chiuse

Accanto al sacerdote celebrante potrà esserci un diacono, una persona che serve all’altare, un lettore, un organista e un cantore. Sono concessioni per dare dignità alla celebrazione pasquale. Rimane comunque l’obbligo del rispetto delle misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica. Inoltre, il Vescovo ha chiesto ai sacerdoti della diocesi di aggiungere un’intenzione particolare nella preghiera universale del Venerdì Santo, per i malati, i morti, per i familiari e coloro che sono impegnati in prima persona per il bene comune.

Trasmissioni in TV e Social

Anche se le celebrazioni saranno a porte chiuse, sono ammessi fino a due operatori per la trasmissione televisiva o tramite i social network, al fine di poter far partecipare – seppur virtualmente – i fedeli alle funzioni. Al momento, non sono noti i canali in cui sarà possibile seguire le celebrazioni.

Processioni rinviate

Il Vescovo ha disposto la sospensione di tutte le processioni esterne che caratterizzano la Pasqua. Negli iblei, quest’anno faremo a meno di molte espressioni di pietà tipiche della settimana santa, come la processione del “Patri a Culonna” e il “Patri a Cruci” di Ispica, la Madonna Vasa Vasa di Modica, la Pace di Comiso e il Gioia a Scicli.

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Foto Marco Terranova
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