Corso Umberto I, 207 – 97015 Modica (Rg)
Il Teatro Garibaldi di Modica sorge nel cuore del centro storico, lungo Corso Umberto I. Negli ultimi anni si è imposto come il nucleo culturale della città, un aggregatore di eventi di rilievo che richiamano puntualmente un pubblico sempre più largo, che arriva da ben oltre i confini della nostra provincia.
La struttura è gestita dalla Fondazione Teatro Garibaldi che, dal 2010, ne promuove e coordina gli eventi. Oggi, come già accadeva in passato, questo teatro ospita ogni anno una stagione teatrale di prestigio che si accompagna a un’altra altrettanto notevole programmazione dedicata alla musica, grazie al direttore artistico Giovanni Cultrera.
Storia del Teatro Garibaldi
L’edificio è risalente agli anni 20 del 1800. Il teatro come ci appare oggi è però databile alla metà dello stesso secolo, epoca in cui un grande magazzino e due case nobiliari furono rimodellati per costruire il complesso e dotarlo di due ordini di palchi e una piccola platea. Il prospetto, in chiaro stile neoclassico, si articola in due piani denotando sobrietà ed eleganza ed è provvisto di una balaustra che si imposta lungo tutta la sulla sommità della costruzione. Un grande orologio si poggia su di essa ed esibisce con orgoglio un’aquila, emblema della città della contea. Ancora un paio d’anni per procedere ad alcuni interventi strutturali e alle attività decorative e di arredo e fu tutto pronto per l’inaugurazione del 1857, con la Traviata di Giuseppe Verdi. Con l’Unità d’Italia il teatro fu dedicato all’eroe Giuseppe Garibaldi e divenne progressivamente un importante fulcro per la promozione della crescita culturale del centro ibleo fino agli anni 40 del 900.
Chiusa la parentesi della seconda guerra mondiale, il teatro fu reimpiegato come cinema, ma pian piano cadde nel dimenticatoio e nel 1984 ne fu decisa la chiusura definitiva. Tuttavia, in tempi più recenti, la città di Modica si adoperò per il restauro del teatro con la volontà di conferire nuova luce ad uno dei simboli dell’ottocento modicano: gli interventi riguardarono la volta, le decorazioni, la tappezzeria ed alcuni elementi architettonici strutturali. Nel 2004 il teatro fu finalmente riaperto e, ciliegina sulla torta, le decorazioni al centro della volta furono affidate al maestro Piero Guccione, fondatore del Gruppo di Scicli, nota scuola pittorica della seconda metà del 900. Il maestro, avvalendosi della collaborazione di Franco Sarnari, Giuseppe Colombo e Piero Roccasalva, ne ha firmato la raffigurazione della sagoma del Duomo di San Giorgio, icona dell’architettura barocca modicana.