Turismo

Turismo ibleo in ginocchio: ecco i numeri della crisi

Tante perdite e preoccupazione per il futuro del comparto

Come la gran parte dei settori economici, anche il turismo sta attraversando uno dei suoi periodi più difficili a causa dell’emergenza sanitaria legata alla continua diffusione del coronavirus. Da nord a sud, l’Italia è paralizzata.

L’intero comparto turistico è in ginocchio, tanto da rendere difficile fare la stessa conta dei danni. Si attendono i conclamati aiuti dal Governo, nel tentativo di rimanere a galla, e sperare in una rapida ripresa per ritornare a qualcosa di molto simile a quello che era la nostra vita prima del covid-19. Difficile dire quando, perché allo stato attuale ogni previsione lascia il tempo che trova.

Oggi le strutture ricettive sono chiuse, ma gli albergatori stanno lavorando per cercare di farsi trovare preparati quando si vedrà una luce in fondo al tunnel.

I numeri impietosi in provincia

Abbiamo chiesto alle strutture ricettive del nostro territorio di aiutarci a mettere insieme una serie di informazioni e fare una fotografia delle prenotazioni in provincia di Ragusa. All’indagine sono state invitate 624 strutture di tutto il Libero Consorzio Comunale e abbiamo raccolto adesioni per il 45%. Dunque, i dati che vi presentiamo sono stati elaborati su un campione di 280 strutture (tra B&B, hotel e case vacanza) sparse in maniera omogenea su tutto il territorio.

I dati parlano chiaro: le strutture ricettive in provincia di Ragusa subiranno un altro duro colpo nei prossimi tre mesi. La maggior parte delle prenotazioni nel periodo aprile – giugno sono state cancellate, mentre rimane ancora una flebile speranza per quel che riguarda il bimestre luglio – agosto. A cancellare i viaggi nel nostro territorio sono in egual misura italiani e stranieri.

Saltano le speranze per la Pasqua Iblea

È sempre più chiaro che ci aspetterà una Pasqua in quarantena, con conseguente ulteriore mazzata per il settore. Per il bene comune, dovremo rinunciare alle caratteristiche rappresentazioni del Cristo alla Colonna di Ispica, alla Madonna Vasa Vasa di Modica, al Gioia di Scicli e alla Pace di Comiso. Un ulteriore problema per tutto il comparto turistico, strutture ricettive comprese. Per il periodo aprile – giugno 2020, quasi la metà di chi ha partecipato alla nostra indagine ha confermato di aver perso fino al 40% delle prenotazioni, mentre il 17% del campione lamenta addirittura la loro perdita totale. Numeri che lasciano intedere solo in minima parte le difficoltà di queste centinaia di famiglie che di turismo vivono.

Prenotazioni cancellate nel ragusano nel periodo aprile-giugno 2020

Tra il dieci e il quaranta percento44,00%
Tra il novanta e il cento per cento17,33%
Tra il cinquanta e l'ottanta percento16%
Nessuna cancellazione14,67%
Non abbiamo alcuna prenotazione8%

La speranza resta l’estate

A guardare i dati, verrebbe da pensare che l’unico appiglio potrebbe essere la stagione estiva, qualora l’emergenza del coronavirus rientrasse. Ma sarebbe da folli pensare di poterlo affermare con certezza oggi, tenendo conto della continua diffusione in Europa del Covid-19. A oggi, il 49,33% delle strutture ricettive della provincia di Ragusa ha confermato di non aver avuto alcuna cancellazione per il periodo estivo, ma c’è anche un preoccupante 17,33% che afferma di non averne ricevuta ancora nessuna e teme che la situazione possa rimanere impantanata ancora a lungo.

Prenotazioni cancellate nel ragusano nel periodo luglio-agosto 2020

Nessuna cancellazione49,33%
Non abbiamo alcuna prenotazione17,33%
Tra il dieci e il quaranta percento17,33%
Tra il cinquanta e l'ottanta percento8%
Tra il novanta e il cento per cento8%

La prossima mossa

Augurandoci che la situazione relativa alla diffusione del virus possa rientrare quanto prima, quello che ci aspetta all’arrivo della bella stagione potrebbe essere un turismo mordi e fuggi. Non a caso, gli albergatori si sta organizzando per fare in modo di incontrare questa possibile domanda con pacchetti in formula weekend, per attrarre principalmente altri siciliani a passare dei giorni spensierati sulle nostre spiagge e negli iconici luoghi di Montalbano. La sfida che il comparto deve affrontare è grande e, mai come in questo momento, solo unendo le forze si potrà cercare di uscirne limitando i danni.

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