Teatro Garibaldi – Modica
Il 12 marzo, al Teatro Garibaldi di Modica, Enrico Guarneri e Giulio Corso portano in scena “Liolà” di Luigi Pirandello. Adattato e diretto da Francesco Bellomo, è prodotto da Corte Aranca L’Isola Trovata. Un’edizione decisamente colorata e molto più vicina alla prima stesura originale del testo, che porta sul palco parole e cadenze dialettali che si erano perse nella trascrizione italiana, pubblicata dallo stesso Pirandello nel 1928.
La Trama. Liolà, seduttore campagnolo che rende madre ogni donna che gli passi accanto, è genuino e innocente, semplice e naturale, caratterizzato da una vitalità istrionica e da una festosa gioia di vivere e da una animalità schietta, come attestano le sue spensierate canzoni. Zio Simone, anziano balordo e sterile, ma benestante, che qui diventa un commerciante di zolfo, convinto che la moglie Mita non possa dargli un figlio, la ripudia scegliendo l’avida Tuzza che aspetta un figlio da Liolà. L’anziano su sollecitazione del giovane vagabondo, riprenderà nel finale Mita, che, come egli sa, è anche questo figlio di Liolà. La scelta di Zio Simone è per la paternità legale invece di quella illegale. In questo modo il simpatico protagonista, che trasgredisce di continuo le regole della moralità comune, compie un atto di giustizia, provocando la vendetta di Tuzza. Furibonda per essere stata privata della solida posizione sociale alla quale aspirava, con una interessante modifica registica, la donna ferisce gravemente Liolà, che poco prima le aveva detto sorridendo che quest’altro figlio si aggiungerà ai tre che già gli fanno compagnia.